Trafiggi la mia mano
illogica gitana:
- nelle case chiuse
spirano figli svuotati
in nere sacche di pattume;
cortei di mali solcano
vergini monti di venere,
vedo maschere, finzione
d'essere stata - .
- Maledetta spia canta,
suona la nenia del ricordo:
- ombre, ombre d'amore
cercano il corpo dilaniato,
carnefici triviali spolpano
l'anima d'ogni spessore - .
Strinsi gli stracci
attorno al collo sporco
di rugiada e cadde,
vuota, sull'asfalto di una strada
finalmente mia.
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