|
|
Bisognerebbe arrendersi, di fronte al male,
che arranca dalle viscere di un nome. Bisognerebbe essere Cristo, sulla croce, che beve dalla spugna, fiele.
Ti dico:
non è così che scorre il fiume mio, ché di vergogna assume il vermiglio. I draghi sputano cenere, ormai monte carsico tra spelonche e siglati antri
per vani disgeli di freezer pro forma.
E ancora ti dico:
gli autobus sono falsi
- di numero portante -
ti smantellano al capolinea e non c'è ritorno al molo di partenza.
Ascolta:
senti il rumore della valanga, che rotola portando a sé fuscelli e grossi tronchi, paesi e pirotecniche etnie? E nelle retrovie? Tabula rasa.
|